Il teatro per me è un gioco, una convenzione, alla quale si crede almeno in due: attore e spettatore. La gente non mi sembra vada a teatro per cercare la vita: forse cerca quello che la vita non è, ma vorrebbe che fosse. Cerca grandi amori, tragedie epiche, voli del cuore e della fantasia. È un gioco nel quale è lecito tornare bambini.